6 Maggio: "overshoot day" dell'Italia

 

L’Overshoot Day è una ricorrenza annuale calcolata dal Global Footprint Network, organizzazione che si occupa di contabilità ambientale valutando l’impronta del genere umano sulla Terra. Il Giorno del Superamento Terrestre e quello dei singoli Paesi sono calcolati mettendo in rapporto i consumi degli abitanti del pianeta con le capacità di rigenerazione delle risorse e con la capacità di assorbire le emissioni da parte degli ecosistemi.

Con quasi due settimane di anticipo rispetto al 2024, l’Italia ha in questa data esaurito le risorse naturali a disposizione per l’anno corrente. Questo vuol dire che, a partire dal 7 maggio, vivremo in una condizione di debito ecologico, ovvero utilizzando risorse che naturalmente non sono a disposizione: si consuma più di quanto il Pianeta possa rigenerare, si intaccano le risorse del futuro, si danneggiano gli ecosistemi.

Questo «significa che in Italia bruciamo in soli 126 giorni le risorse naturali che dovrebbero bastare per un intero anno», spiega l’Italian Climate Network: «Stiamo consumando come se avessimo a disposizione tre pianeti».

L’Italia, inoltre, consuma quasi 4 volte quello che i suoi territori producono, che tradotto significa che per soddisfare i bisogni degli italiani servirebbero le risorse naturali di “4 Italie”.

Se tutto il Pianeta consumasse come gli italiani (con gli stessi livelli di consumo di energia, acqua, cibo, risorse), avrebbe già esaurito tutte le risorse naturali rinnovabili a disposizione per l’intero anno a livello globale.

Non tutti i paesi hanno lo stesso Overshoot Day. Nel 2025 il primo paese ad aver consumato idealmente tutte le risorse del Pianeta è stato il Qatar il 6 febbraio, l’ultimo sarà l’Uruguay il 17 dicembre. Fra i paesi che più velocemente sfruttano le risorse del Pianeta ci sono gli Stati Uniti (il cui Overshoot Day è caduto il 13 marzo 2025), gli Emirati Arabi Uniti (16 marzo), l’Unione europea (29 aprile).

L’umanità da anni vive “in debito”. La stima generale è che ci vorrebbero 1,7 Pianeti per soddisfare i bisogni della popolazione mondiale. Ma rispetto a questa media mondiale, gli abitanti dell’Italia (come pure di Germania e Francia) hanno un’impronta ecologica quattro volte la biocapacità disponibile.

Esaurire le risorse ecosistemiche di un anno è come spendere più di quanto si guadagna. L’impronta ecologica è il denaro che spendi: ogni attività – mangiare, usare energia, costruire, viaggiare – consuma risorse naturali, proprio come se prelevassi dal tuo conto in banca. La biocapacità è il tuo stipendio annuale: rappresenta le risorse che la Terra è in grado di rigenerare in un anno. Se spendi meno di quanto guadagni, sei in equilibrio. Ma se le spese superano le entrate, entri in deficit. Lo stesso vale per il Pianeta: se consumiamo più risorse di quelle che la Terra può rigenerare, attingiamo alle riserve future, proprio come chi si indebita per coprire le spese eccessive.

Il WWF lancia a tal proposito un monito: spetta a noi il compito di invertire la rotta e abbandonare stili di consumo che “ignorano il senso del limite”: siamo “in debito con la Terra”.

Il WWF ricorda che “ci vorrebbero le risorse di circa 3 Pianeti se tutti vivessero come noi italiani (…) Se tutti consumassimo come gli abitanti degli Stati Uniti servirebbero 5 Pianeti. Il risultato è che stiamo collettivamente sottoponendo la Terra a una pressione sempre maggiore”.

Articolo liberamente tratto da vari siti:

https://www.lindipendente.online

https://www.ilsole24ore.com

https://overshoot.footprintnetwork.org

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