Albero di Natale: quale scegliere?
In quasi tutte le case in questo periodo troneggia l’albero di Natale, parte integrante, con le sue decorazioni e le sue luci, di quella magia che il Natale evoca.
Ma ci siamo mai chiesti se il nostro albero di Natale sia sostenibile? Se sia preferibile acquistare un albero vero o uno finto?
Diversi studi hanno confrontato gli impatti ambientali degli alberi di Natale veri rispetto a quelli finti e ciò che è emerso è che l’albero vero ha un impatto molto inferiore rispetto a quello finto. L’albero vero è infatti responsabile di minori emissioni di anidride carbonica lungo tutto il ciclo di vita del prodotto dalla produzione, al trasporto, fino allo smaltimento.
Interessante questa tabella comparativa di Agricommercio che mette in relazione albero vero e albero artificiale.
ALBERO VERO |
ALBERO FINTO |
Coltivato appositamente in vivai specializzati |
Prodotto in Estremo Oriente, fa 10mila km (combustibili fossili) per arrivare in una casa italiana |
Dà lavoro a 10mila addetti in Italia |
Manodopera sottopagata e sfruttata |
Salva territori franosi o abbandonati |
A base di plastiche potenzialmente tossiche |
Sequestra circa 100 kg di CO2 prima di essere tagliato |
Non è riciclabile, può solo essere bruciato |
Viene sostituito in vivaio da altri giovani abeti |
In discarica può rilasciare sostanze tossiche |
È sempre ecosostenibile, se acquistato da rivenditori autorizzati |
È ecosostenibile solo se tenuto per almeno 30 anni |
Dura anche 20 anni in vaso e 80 in giardino |
Indistruttibile, dura per sempre (se si vuole tenerlo) |
Impronta del carbonio = 20 kg di CO2 se finisce in discarica, 4 kg se viene compostato, 2 kg se continua a vivere in vaso o in giardino |
Impronta del carbonio = 40 kg di CO2 per un albero finto alto 2 m |
È per necessario, per farsi un’idea quanto più possibile corretta, analizzare la cosa anche sul lungo periodo.
L’albero vero, di solito, viene gettato dopo ogni Natale e quindi deve essere ricomprato ogni anno; mentre l’albero finto può durare a lungo: se si riutilizza lo stesso albero finto per molti anni, può diventare meno impattante rispetto all’albero di Natale vero, che viene rimpiazzato ciclicamente ogni anno.
Il problema è che non siamo così bravi a riutilizzare lo stesso albero finto, per un numero di anni sufficiente (almeno una ventina) da renderlo ecologicamente meno impattante rispetto agli alberi veri.
Secondo la Coldiretti ogni anno in Italia vengono comprati circa 5 milioni di alberi di Natale sintetici, molti dei quali finiscono per deteriorarsi e rompersi, rendendo necessaria la sostituzione.
C’é anche da considerare che, nella maggioranza dei casi, gli alberi finti sono fatti di materiale plastico e i materiali plastici sono espressione del modello economico dell’ usa-e-getta, che consuma molte risorse e produce tantissimi scarti, difficili da smaltire. L’albero vero, invece, è fatto di materiale organico, che può diventare compost, ed è molto più in linea con l’idea di economia circolare, un modello dove lo scarto diventa una risorsa.
È importante sapere che prendere un albero di Natale vero non contribuisce a distruggere la foresta perché questi alberi sono appositamente coltivati proprio per questo scopo, esattamente come coltiviamo altri prodotti agricoli.
Nella maggior parte dei casi, gli alberi finti vengono prodotti in paesi lontani. Al contrario, quando compriamo alberi veri, abbiamo un’ampia scelta di alberi di provenienza locale o comunque nazionale. Se vogliamo favorire la produzione locale e la filiera corta, dunque, la risposta è ovvia.
Inoltre, quando acquistiamo un albero vero, stiamo supportando agricoltori e lavoratori del settore forestale, settori economicamente e socialmente importanti, e stiamo sostenendo il reddito di persone che spesso vivono in zone rurali. L’importante è comprare sempre alberi che riportino sull’etichetta la loro provenienza e che abbiano le certificazioni forestali FSC e PEFC che garantiscono il rispetto dell’ambiente: la foresta viene gestita in modo da preservare la diversità biologica e apportare benefici alle persone e ai lavoratori locali. Si deve evitare l’acquisto da venditori abusivi, dai camioncini a bordo strada che mettono in vendita piante senza radici a un prezzo stracciato: molte volte si tratta di un abete che è stato espiantato dal bosco senza permessi specifici.
Al termine dell’utilizzo come albero di Natale, la pianta con radici, se è stata ben tenuta e quindi poco danneggiata, può essere mantenuta in vaso (grande) da un anno all’altro, mentre non è consigliabile piantarla nel proprio giardino a meno che non si abiti in una zona di montagna dove gli abeti diventano un elemento del paesaggio. In città c’è da considerare che l’abete, se attecchisce, può trasformarsi in un problema non facile da gestire.
Se si decide di buttarlo, lo smaltimento deve avvenire in modo che l’albero possa essere in qualche modo riutilizzato. Aghi e ramoscelli possono essere gettati in compostiera, mentre per quanto riguarda le parti più grandi possono essere tagliate ed utilizzate come legna da ardere.
Alcuni negozi chiedono che l’albero venga riconsegnato dopo le feste in modo da farne del compost e può capitare che lo stesso vivaio in cui é stato comprato sia disponibile al ritiro al termine delle feste natalizie, talvolta anche alla riconsegna l’anno successivo. In caso si butti proprio, va portato all’ecocentro o ancora messo nei cassonetti che raccolgono le ramaglie. Ma, in nessun caso si trasforma in rifiuto imperituro…
Dunque, se già si possiede un albero finto, la scelta davvero sostenibile è quella di continuare ad usarlo e riutilizzarlo per anni; altra scelta sostenibile è recuperare un albero di Natale sintetico che altrimenti verrebbe buttato, magari nei mercatini dell’usato e utilizzare quello per i Natali a venire. Sicuramente, per evitare di pesare in modo disastroso sull’ambiente, non è il caso di cambiare l’albero di Natale sintetico ogni anno o due.
Per chi preferisce comunque l’albero finto, per pareggiare lo stesso costo ambientale legato all’acquisto di un abete vero ogni anno, bisognerebbe riutilizzare lo stesso albero sintetico dai 15 ai 38 anni.
Dunque non esiste una verità assoluta per quanto concerne la scelta, ma certamente conoscere le varie possibilità aiuta ad essere maggiormente consapevoli.
Grazie … confronto chiaro ed esaustivo , utilizzeremo l’albero finto ancora per un po’ di anni … poi passeremo a quello vero🥰
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