Fertilizzare nel balcone
Le piante in vaso necessitano obbligatoriamente di nutrienti che le loro radici non possono “cercare” affondando nel terreno come succede alle piante che dimorano in un terreno sano e ricco.
Di fertilizzanti se ne trovano in commercio tantissimi, ma noi ci limiteremo a considerare solo quelli organici, naturali, che non contemplino la chimica.
Per prima cosa possiamo riciclare degli scarti di cucina che possono rivelarsi ottimo concime.
I fondi del caffè: grazie all’azoto e agli antiossidanti contenuti al loro interno, costituiscono un concime estremamente economico ma da usare con prudenza, visto che il caffè ha la capacità di acidificare il terreno. Un abuso quindi di fondi di caffè può rendere il terreno troppo acido e quindi improduttivo.
Tè e tisane: il tè, la camomilla e la calendula sono ottimi fertilizzanti in particolar modo per le piccole piante coltivate in vaso, basterà anche solo semplicemente interrare le bustine. Oppure si potranno mettere in 250 ml di acqua bollente due cucchiaini di calendula essiccata, lasciare riposare per 15 minuti e utilizzare, quando non è più calda, spruzzando alla base delle piante in piccole quantità, come con i comuni fertilizzanti.
I gusci d’uovo: oltre che essere un fertilizzante sono anche antiparassitari e risultano molto efficaci ai piedi delle piante e negli steli per tenere lontano tutti gli insetti e in particolar modo le lumache.
Il vino rosso: apporta alla pianta numerosi benefici poiché ricco di sali minerali. È consigliabile innaffiare direttamente le piante con acqua e poco vino. Il tannino svolge inoltre una funzione germicida e aiuta l’irrobustimento delle radici delle piante. Occhio a non esagerare.
La cenere: il vero trucco è quello di mischiare la cenere stessa con il terriccio facendo attenzione a non superare un terzo di cenere rispetto alla terra. Le proporzioni corrette sono: terriccio 70%, cenere 30%.
L’uso della cenere è una pratica antichissima che consente di apportare al terreno un buon numero di elementi nutritivi, primi tra tutti fosforo e potassio. Il ciclo comincia quando l’albero assorbe i nutrienti dal terreno, dall’acqua e dall’aria: una buona dose di questi composti va a costituire quella che comunemente chiamiamo cenere. Fertilizzando il terreno con la cenere restituiamo al terreno elementi preziosi. Oltretutto la cenere allontana limacce e chiocciole. Il suo impiego è consigliato a chiunque abbia a
disposizione una stufa o un camino a legna e sia sicuro che la cenere derivi dalla combustione di legna di derivazione naturale, quindi non verniciata, ne’ trattata con flatting o impregnanti.
L’acqua di cottura delle verdure bollite per annaffiare le piante. Importante che la verdura cotta sia biologica e non salata.
Nel sito https://www.veggiechannel.com/cucina/stili-alimentari-vegetariani-vegani/quali-scartialimentari-usare-fertilizzare-piante/ ci sono indicazioni precise sul corretto utilizzo di alcuni scarti di cucina.
Per rendere rigogliose le piante da appartamento, il video https://www.youtube.com/watch?v=m_Im9JRFsig&t=6s illustra dei metodi naturali con elementi semplici della nostra cucina.
Invece il sito https://coltivodame.it/concimi-naturali-orto/ dà delle indicazioni davvero precise sui fertilizzanti naturali non tanto per l’orto sul balcone, ma per l’orto in generale.
E infine un breve video sugli accorgimenti per una migliore riuscita della coltivazione casalinga. Orto in terrazzo: piantumazione concimazione irrigazione https://www.youtube.com/watch?v=_Of9UlYz-N8
Per fertilizzare si può usare il compost.
Compost sul balcone
Il compostaggio domestico non riguarda solo i fortunati che vivono in campagna o possiedono un orto o un giardino, infatti i residui organici della cucina possono essere compostati sfruttando una piccola parte del balcone. Compostare significa prendere del materiale organico di scarto e renderlo disponibile a quei microorganismi che lo trasformeranno in compost. Il compostaggio sul balcone richiede un po' di impegno e di attenzione, ma fornisce due grandi soddisfazioni: ridurre l'inquinamento e preparare un bel regalo per le nostre piante.
Come compostare
Esistono delle compostatrici per la raccolta differenziata dei rifiuti umidi che sono semplicemente dei bidoni da cucina con chiusura ermetica: qui vengono depositati gli scarti della cucina e altri materiali di origine organica che subiscono un processo di fermentazione anaerobica – senza ossigeno, che consente di riciclare i rifiuti organici per realizzare del ricco compost da utilizzare poi come fertilizzante per le piante. Per evitare la formazione di cattivi odori e la marcescenza con presenza quindi di moscerini, nelle compostatrici domestiche si usa in genere il bokashi.
Grazie all'azione dei microrganismi presenti (il bokashi appunto), i rifiuti non marciscono ma preservano vitamine e minerali. Inoltre, durante il processo di fermentazione, alcuni pesticidi e altre sostanze dannose per l'ambiente vengono scomposti e la miscela risultante costituisce una base di prima classe per il compost.
Che cos’è il Bokashi?
Bokashi EM definisce un composto di materiale organico, formato da un minimo di tre sostanze base diverse (generalmente la crusca, ma anche altri prodotti o scarti organici, come riso, foglie essiccate, segatura, o ancora i prodotti di scarto della macinazione della farina), fermentato tramite l'azione dei Microrganismi Efficaci.
Questo processo consente di ottenere un prodotto di altissima qualità per il suolo, dato che i microrganismi arricchiscono la materia organica di sostanza come vitamine ed enzimi utili.
Il termine Bokashi in Giapponese significa gradazione/sfumatura e si riferisce al “diluirsi” delle sostanze organiche che, decomposte, diventano liquide e sono pronte da utilizzare direttamente nel terreno. https://www.tuttogreen.it/bokashi-compostaggio-fai-da-te/#Cose_il_metodo_Bokashi
Il bokashi si può acquistare in negozi specializzati dove si trovano anche gli EM: chi li ha provati, non li abbandona più!
Per il nutrimento di tutte le nostre piante, è possibile usare un composto liquido a base di EM, già pronto all’uso.
Gli EM sono “microrganismi efficaci”: costituiscono un argomento che sarebbe bello poter approfondire e al quale dedicheremo dello spazio prossimamente. Intanto, per chi è curioso, un bel sito è https://embio.it/?SID=508fjb7s43e7a0tbddgpbq3946
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