L’erba gatta e l’erba “per gatti”: sono la stessa cosa?

dott. Simone Ventura, Medico Veterinario, Medicina Non Convenzionale 


Sarà certamente capitato anche a voi di vedere gatti che mangiano avidamente l’erba dai vasi, dalle aiuole oppure nei prati.

Questo accade soprattutto in primavera ed in autunno, cioè nei periodi in cui si verifica la muta del loro mantello e il loro organismo richiede un aiuto per attuare un meccanismo naturale di disintossicazione.

I cambi di stagione rappresentano momenti particolari, in cui il corpo si deve ricaricare e liberare dalle tossine accumulate nella stagione precedente, per prepararsi ad affrontare al meglio quella nuova.

L’intelligenza della natura spinge i nostri felini a ricercare alimenti ricchi di fibra, di acqua e di importanti sostanze nutritive come vitamine, antiossidanti e sali minerali organici: si tratta di nutrienti essenziali che hanno un’importantissima funzione di attivazione metabolica e rigenerativa dell’organismo ed in particolare rappresentano una fonte essenziale di energia per gli organi, come il rene e il fegato, che sono coinvolti nei delicati meccanismi di disintossicazione.

La maggior parte dei gatti, in questi periodi dell’anno, mangiano avidamente grandi quantità d’erba mentre, durante il resto dell’anno, la brucano e ne mangiano pochi fili e germogli, cioè assumono la quantità utile per regolare la funzionalità intestinale e per integrare la propria dieta di preziosi nutrienti.

Quando ne mangiano grandi quantità, la si può trovare il giorno dopo nelle feci oppure, se ne mangiano veramente tanta, l’erba può provocare il vomito, che permette al gatto di liberarsi dai grandi boli di pelo.

Ma che differenza c’è tra l’erba gatta e l’erba “per gatti”?

L’erba gatta è una pianta erbacea perenne, con foglioline triangolari con i bordi dentati, simile alla menta, che scientificamente è chiamata Nepeta Cataria. L’effetto che produce sul gatto è dovuto al nepetalattone, una sostanza con attività neuroattiva, che possiede un odore analogo a quello dei feromoni del gatto e che quindi ne “attiva i sensi”. L’animale è perciò attirato da questa pianta, che però non svolge particolari funzioni utili per la regolarizzazione della sua attività digestiva.

L’erba che i gatti mangiano è invece un mix di graminacee, con lunghe foglie filiformi piatte o tubolari e che produce effetti benefici tramite la sua ingestione, sia in virtù dell’apporto di fibra che di tutti i suoi importanti elementi nutrienti.

Il mio consiglio è di permettere al vostro gatto di mangiare questa preziosa erba ogni qual volta ne avrà la necessità, seminandola nei vasi del terrazzo o della vostra casa, e soprattutto di osservare il suo comportamento.

Potere acquistare i semi (possibilmente da colture biologiche) nei negozi specializzati e, durante i mesi invernali, farli crescere in un germogliatore, per poi aggiungere quotidianamente alcuni germogli al pasto. Negli altri mesi dell’anno potete seminare i semi nei vasi, che terrete in casa nei mesi ancora freddi e sul terrazzo in quelli più caldi. Le confezioni in vendita sono generalmente delle combinazioni di segale, orzo, grano ed avena.

Se la necessità del gatto di mangiare l’erba diventa un comportamento ossessivo, e se questo comportamento induce spesso vomito e diarrea, allora ci dovremo domandare se, oltre alle normali esigenze di integrazione della dieta e di disintossicazione stagionale, non ci siano delle problematiche di salute che si stanno evidenziando e che richiedono l’intervento del vostro medico di fiducia.

Dott. Simone Ventura
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